Andare alla scoperta del territorio emiliano significa oggi immergersi nella cultura di grandi tradizioni.
Le moderne denominazioni di Food Valley, Motor Valley, Fashion Valley o Wellness Valley non sono altro che delle moderne abbreviazioni per riuscire ad individuare con un solo nome un grande territorio che racchiude immense risorse e potenzialità, che si traducono poi in esperienze.
L’Emilia Romagna è sempre stato un luogo di grande cultura del vino, lambrusco e non solo (non dimentichiamoci Il primo vino bianco a essere stato insignito della DOCG è l’Albana di Romagna DOCG, poi Romagna Albana DOCG, dal 2011).
Un terroir che parla da sempre di un vino vero e sincero, autoctono, che negli ultimi anni è stato profondamente valorizzato e rivalutato, grazie ad un’attenzione alla qualità. Un vino che nasce da esigenze culinarie, per smorzare i caratteri di una cucina succulenta in cui l’uso del maiale e del burro ha sempre abbondato. Da qualche anno si sta assistendo alla rinascita del lambrusco che si è finalmente svincolato da questa etichetta per innalzarsi, al pari di qualsiasi altro vitigno, ad un vino da sorseggiare con piacere anche con altri abbinamenti culinari più ricercati e raffinati, e perché no, apprezzato anche solo per un aperitivo. D’altro canto le tradizioni sono state riprese per riportare alla ribalta degli usi dimenticati ma di grande valore e pregio, uno fra tutti il metodo ancestrale, il cui nome spiega già il forte richiamo storico, il metodo con cui i nostri avi hanno sempre usato fare il vino da queste parti. Così anche noi, ad esempio, abbiamo voluto rendere onore ai vitigni ancestrali con il rifermentato in bottiglia.
Quando parliamo di tradizioni culinarie, tutto il territorio Italiano è ricco di ricette che rendono il bel paese famoso in tutto il mondo, ma non a caso l’Emilia Romagna è anche conosciuta con il nome di Food Valley, ed in particolar modo la linea che va da Bologna a Parma, può vantare a parità di km un’elevatissima quantità di prodotti riconosciuti come DOP e IGP e che vantano anche il famoso marchio del presidio Slow Food. Con 44 prodotti, la regione ha raggiunto il record europeo di certificazioni di prodotti agroalimentari.
Aceto balsamico di Modena Igp
Aceto balsamico tradizionale di Modena Dop
Aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Dop
Aglio di Voghiera Dop
Agnello del Centro Italia Igp
Amarene brusche di Modena Igp
Anguria reggiana Igp
Asparago verde di Altedo Igp
Cappellacci di zucca ferraresi Igp
Casciotta d’Urbino Dop
Ciliegia di Vignola Igp
Coppa di Parma Igp
Coppa piacentina Dop
Coppia ferrarese Igp
Cotechino Modena Igp
Culatello di Zibello Dop
Formaggio di Fossa di Sogliano Dop
Fungo di Borgotaro Igp
Grana Padano Dop
Marrone di Castel del Rio Igp
Melone mantovano Igp
Mortadella Bologna Igp
Ed in particolare il territorio reggiano, celebre per aver ospitato Matilde di Canossa è anche conosciuto oggi come Terre di Canossa. Qui chiaramente i fasti di questa grande imperatrice riecheggiano ancora e si intrecciano con la storia di molti di questi grandi prodotti culinari locali. Se da un lato è chiaro che i piccoli produttori artigianali hanno un fascino indiscusso, a glorificare questa meravigliosa regione hanno contribuito anche grandi nomi che se pur in modo diverso hanno esportato un Made in Italy di qualità tanto invidiato: Barilla, Mutti, o Veroni, solo per citarne alcuni. Un distretto culinario, che arriva dalla terra alla tavola. Dalle materie prime a chi riesce con abilità e maestria a costruirne delle opere d’arte. Sono tutti gli chef e i ristoranti, stellati e non, che contribuiscono ad innalzare la cucina regionale ad altissimi livelli.
Un altro grande settore che rende unica la nostra regione è sicuramente quello automobilistico e delle due ruote. È qui infatti che hanno sede gli importanti brand come Dallara, Ferrari a Maranello, Lamborghini, Maserati e Ducati a Bologna, Pagani e Tazzari, oltre che 4 degli autodromi più importanti del mondo: l’autodromo di Varano, l’autodromo di Imola,
l ’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Modena e il MUC (Misano World Circuit).
Numerosi sono anche i musei dedicati ai nomi importanti che la storia delle 2 e 4 ruote possa ricordare:
Museo dell’Auto Storica Stanguellini
Dallara Academy
Museo Ferrari
Museo Casa Enzo Ferrari
Lamborghini MUDETEC
Museo Ferruccio Lamborghini
Museo Horacio Pagani
Museo Ducati
Museo Multimediale Autodromo di Imola Checco Costa
Museo del Patrimonio Industriale di Bologna
Museo Marco Simoncelli
Museo Francesco Baracca
Museo della Moto di Scortichino
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